|RECENSIONE| Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro (contiene la recensione al film omonimo)
agosto 30, 2012
Crudo. Brutale. Tragico. Non si può
che definire cosi il libro “Never let me go”.
Mi ostino a scrivere il nome in
originale perchè è uno di quei titoli che non andrebbero tradotti.
Non solo perchè stravolgono il
concetto iniziale del libro (per intenderci:è il titolo che ti fa
capire se prendere quel libro o meno in base a come si chiama..), ma
perchè il significato di questo titolo originale è essenziale alla
comprensione del libro stesso.
Incuriosita dal film,
appunto Never let me go, come da mia mania, googlai il titolo per
sapere da dove provenisse questa trama. Scoprii che il libro in
Italia si chiamava Non lasciarmi e decisi di comprarlo. Vedendo la
copertina, quella che ho messo all'inizio del post, mi sentii male e
pensai che fosse stata una pessima scelta, dato che il titolo mi
sapeva di “storia pallosa d'amore”. Inoltre, l'edizione che ho è
in economica ed ha la famosa copertina mollacchia che odio!
Se ci pensiamo bene, Non
lasciarmi è la traduzione letterale di Never let me go. Ma, in
questo caso, è giusto lasciare in originale il nome, dato che si può
fraintendere facilmente.
– Trama –
Copertina del tascabile |
Come dei Memoires, Kathy
ripercorre tutta la sua vita e ci farà conoscere meglio chi è, cosa
è e perchè esiste.
A partire dall'infanzia,
condivisa con Tommy e Ruth ai tempi di Hailsham, passando per i tempi
dei Cottages, fino all'epilogo: una straziante visione del crudo
destino di questi ragazzi, creati appositamente per donare organi,
dei cloni usati per il bene di tutti tranne che per il loro.
– Commento –
Questo libro mi ha
profondamente toccata e turbata. Non tanto per il fatto che dei cloni
umani siano
usati per convenienza, ma perchè
è molto verosimile una cosa del genere. Mi auguro vivamente che non
esista davvero quest'abominio, ma se ci fosse e tutto sia stato
insabbiato?
Noi siamo costantemente
bombardati di informazioni vere e false.
Siete sicuri che gli ufo
esistono?
O e solo un'invenzione dei
giornalisti?
Con questo esempio cerco
solo di spiegare la mia teoria: quanto c'è di vero o di falso in
questo libro? Siamo sicuri che queste atrocità non vengano davvero
inflitte a dei poveri esseri umani indifesi?
Per scrivere, diciamo,
tranquillamente questo post, c'è voluto del tempo.
Poi mi sono presa anche del
tempo per vedere il film e poter fare il quadro completo di questo
“Never let me go”.
La cosa che più ho amato di
questo libro è il tema delle “donazioni forzate” trattato con
delicatezza.
Ti cattura fin da subito e,
pian piano, arrivi a sentire quello che sente Kathy, vedi Tommy con
gli occhi di lei e non puoi fare a meno di innamorarti di lui. E
provi a giustificarla quando cerca in tutti i modi di tenere salda
l'amicizia con Ruth, la sua più grande nemica-amica.
Con sguardo carezzevole,
Ishiguro ci guida tra le vite spezzate di questi ragazzi che non
arriveranno mai alla maturità, che sanno provare sentimenti e hanno
“un'anima”, a dispetto di quello che pensa l'opinione pubblica, o
quello che finge di ignorare, l'opinione pubblica.
Questo romanzo, ho letto che
è stato etichettato come “visionario”: assolutamente no.
Anche George Orwell ha
“inventato” un capolavoro visionario, un certo “1984”.
Visionario? Assolutamente
no!
Quanti si sono accorti dei
parallelismi della nostra vita con 1984?
Non temete: anche se non
avete mai letto questo libro, vi dice nulla il Grande Fratello? E non
parlo dell'orrenda trasmissione, ma di quelle telecamere che,
ovunque, riescono a stanarti e non ti fanno sentire più libero
nemmeno di essere in casa tua, e non si ha più un'individualità, si
è tutti schiavi del potere..e di chi ha il potere.
Ecco un punto in comune tra
1984 e Never let me go: i protagonisti di entrambi i romanzi vengono
privati delle scelte decisionali. Le loro uniche colpe sono di essere
nati, o stati creati, in un mondo cattivo, un'utopia al contrario
(cito), e vivere in un luogo ostile dove chi governa non si fa
scrupoli ad uccidere innocenti per chissà quale folle credo.
Naturalmente, Never let me
go, non è un romanzo sulla politica: si parla solo di questo “modo
di procurarsi organi 100% non rigettabili” a discapito di ragazzi
creati a tal scopo e giustificandosi dell'azione dicendo che “non
hanno un'anima, sono solo dei cloni..”.
E il mondo cosa ne pensa?
Nulla. Non ne sa nulla. Gli organi arrivano da persone che muoiono in
incidenti, mica da poveri ragazzi che vengono torturati
gratuitamente!
E se si venisse a scoprire?
Tutto viene insabbiato, logicamente. Troppa brutta pubblicità, per
lo stato..
Ma, ripeto, non è un
romanzo sulla politica.
L'argomento è descritto dal
punto di vista dei cloni, quindi essi non sanno nemmeno cosa succede
intorno a loro. E non importa molto, dato che si entra nel mondo di
Kathy e si rimane intrappolati anche molto dopo aver terminato il
libro..
Insomma, questo libro mi è
piaciuto. Per come è stato scritto (un magnifico Ishiguro, di cui
non avevo mai letto nulla perchè non v'era stata occasione), per
l'argomento trattato (molto difficile e molto delicato) e per le
domande che ci si pone alla fine del libro: CHI E' UMANO? CHI LO
DECIDE? E CHI HA IL DIRITTO DI AMARE, DI FARSI UNA FAMIGLIA? CHI HA
UN'ANIMA?
Riflessione che mi porta a
scrivere: tutti abbiamo un'anima. Ma questo non ha influito molto, a
ben vedere, sulle decisioni. Basti pensare ad altri abomini (guerre,
stragi di innocenti, violenza gratuita, olocausto, ecc.): non siamo
tutti umani e non abbiamo tutti un'anima? Ha forse fermato,
quest'anima, il truce destino di questi capi della follia? Direi di
no, se no cosa si studierebbe a scuola nell'ora di storia?
Sappiano benissimo che, ad
oggi, ancora molti bambini vengono rapiti, nei paesi più difficili,
per il commercio clandestino di organi. Loro forse non hanno
un'anima? E chi li rapisce?
Tutti abbiamo un'anima,
anche i cloni di questo libro. E tutti possiamo morire dentro, non
soltanto togliendoci gli organi o torturandoci, anche se vediamo chi
amiamo stare con chi ce lo ha sottratto con audacia e sfrontatezza,
sapendo bene del sentimento che provi nei confronti di quella
persona.
Ruth è invidiosa di Kathy.
E' sua amica, ma la vede, segretamente, come una rivale. Per più di
mezzo libro prende in giro Tommy, e poi, quando si accorge del
sentimento profondo che lega lui e Kathy li divide, sottraendo tempo
prezioso alla loro storia d'amore.
Ed ecco che inauguro la
sezione FILM – CONFESSIONI DI UNA CRITICA CINEMATOGRAFICA!!!!!!!!!
Titolo: Never let me go
Interpreti principali: Carey
Mulligan (Kathy), Andrew Garfield (Tommy), Keira Knightley (Ruth)
Regia: Mark Romanek
Sceneggiatore: Alex Garland
Data uscita nelle sale:
Sceneggiatore: Alex Garland
Data uscita nelle sale:
Non vi stresso con la trama.
E' pressoché identica al libro. Tranne che per alcuni piccoli,
fastidiosi, irritanti, tagli e modifiche alla trama.
Per questo dico sempre che è
meglio leggere il libro e vedere il film. Almeno ci capisci di più.
Locandina originale del film |
Keira, ma non hai detto
nulla in proposito??
Sotto il profilo del cast
tecnico: regia, pessima. Sceneggiatore, malissimo. Insomma, potevate
stare a casuccia e risparmiavate questi soldi.
Regia: dico ma è cosi
difficile movimentare il film? Se non fosse stato che conoscevo la
trama e m'interessava sapere in che modo avrebbero ucciso il libro
definitivamente, mi sarei abbandonata placidamente tra le braccia di
Morfeo. NOIOSO, STATICO, e, pensandoci bene, forse ha inserito lo
SPLATTER per svegliare un po'. Risultato penoso. PENOSO. Sarai anche
bravo, avrai diretto molti film, chi ti dice niente, ma questo film
proprio non si può vedere. Dico ma ci rendiamo conto? Pochi dialoghi
(ringrazieremo dopo lo sceneggiatore..), piani sequenza pressoché
inesistenti, e, per passare da un capitolo all'altro, metteva un
minuto di osservazione di cose che, ai fini della trama, non
c'entravano nulla. L'interno di una casa. Un minuto e mezzo. Tutto
fermo. Forse una tendina mossa dal vento. Ecco, c'è del movimento!
Allora mi sarò sbagliata io..
Sceneggiatore: caro amico
mio, lo sai che il tuo mestiere è il più difficile, vero?
Ringraziamo tutti lo
sceneggiatore per averci regalato perle di dialoghi (inesistenti),
scene bellissime (inesistenti) e significativi tagli e modifiche
nella trama (inutili come il bacio di Ruth a Kathy..).
Ah, si, e ti ringraziamo
anche per averci fatto odiare Ruth all'ennesima potenza! Diciamo
tutti in coro “GRAZIE SCENEGGIATOREEEE”. Ecco, adesso saprà che
ha fatto un buon lavoro.
Inutile commentare oltre il
suo lavoro, è già stato detto abbastanza.
Cast artistico: Come sempre,
Keira riesce a sorprendermi. Dire brava è dire nulla. In questo film
se la battevano lei e la Mulligan, altra ragazza splendida che adoro.
Entrambe nominate agli Accademy per due dei miei film preferiti
(Keira per Pride and Prejudice, Carey per An Education), si sono
ritrovate dopo aver recitato insieme nel 2005 in Orgoglio e
Pregiudizio. Keira era Lizzy, Carey sua sorella Kitty, la perenne
indecisa e facilmente plagiabile.
Dopo averla vista come
Kitty, ho pensato immediatamente che la sua carriera non sarebbe
finita molto presto. Ecco, infatti, che viene nominata agli Accademy
per “Migliore attrice protagonista” per An Education, uno dei
film più significativi e belli (merito della regista e dello
sceneggiatore, che li sapevano cosa fare..) che abbia mai visto.
Carey è bravissima nella
parte di Kathy: rende molto bene lo struggimento interiore durante
tutto il film. L'unica nota stonata sono i capelli di lei a 18 anni
(obbridi) e la doppiatrice.
Keira, invece, rende Ruth
una stronzona megagalattica (anche grazie alla bambina che
interpretava Ruth da piccola, meravigliosa anche lei) e te la fa
odiare molto più del libro (grazie sceneggiatore!) ma con una classe
davvero ineccepibile.
Andrew Garfield in una scena del film |
La sua recitazione non è il
massimo (ricordiamo che questo film è di nicchia, e lui ne ha preso
parte molto prima che lo scritturassero per il blockbuster “The
amazing spiderman”, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, dove
la bellezza e gli effetti speciali contano più del saper recitare..)
ma a noi va bene cosi. Almeno a me. Di certo, con due fuoriclasse
come Carey e Keira non potevano metterne un'altro..
Ma, ripeto, la sua bellezza
impacciata, di chi è bellissimo e non sa di esserlo, lo rende molto
puccioso e gli si perdona quasi tutto. Quasi.
Infine, il mio voto è 3 su
10.
Amaro, lo so.
Spiego: 1 è per Keira, 1 è
per Carey, 1 è per le splendide location.
Ruth e Kathy da piccole |
Concludo dicendo: nonostante
il superbo lavoro delle due prime donne, si spera che i tempi di
Hailsham si protraggano per l'intero film.
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