|RECENSIONE| Figlie del Mare - Mary Lynn Bracht
giugno 13, 2018
FIGLIE DEL MARE
di
Editore: Longanesi
Data di Pubblicazione: 2018
Formato: ebook/copertina flessibile
Pagine: 370
Corea, 1943.
Per la sedicenne Hana sapere immergersi nelle
acque del mare è un dono, un antico rito che si trasmette di madre in figlia.
Nel buio profondo delle acque, è solo il battito del cuore che pulsa nelle
orecchie a guidarla sino al fondale, in cerca di conchiglie e molluschi che
Hana andrà a vendere al mercato insieme alle altre donne del villaggio.
Donne
fiere e indipendenti, dedite per tutta la vita a un'attività preclusa agli
uomini.
Nata e cresciuta sotto il dominio giapponese, Hana ha un'amatissima
sorella minore, Emi, con cui presto condividerà il lavoro in mare.
Ma i suoi
sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare la sorella da un destino
atroce, Hana viene catturata dai soldati giapponesi e deportata in Manciuria,
dove verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall'esercito.
Ma una figlia
del mare non si arrende, e anche se tutto sembra volerla ferire a morte, Hana
sogna di tornare libera.
Corea del Sud, 2011.
Arrivata intorno agli
ottant'anni, Emi non ha ancora trovato pace: il sacrificio della sorella è un
peso sul cuore che l'ha accompagnata tutta la vita.
I suoi figli vivono
un'esistenza serena e, dopo tante sofferenze, il suo Paese è in pace.
Ma lei
non vuole e non può dimenticare...
In Figlie del mare rivive un episodio che la
Storia ha rimosso: una pagina terribile che si è consumata sulla pelle di
intere generazioni di giovani donne coreane. E insieme vive la storia di due
sorelle, il cui amore resiste e lotta nonostante gli orrori della guerra, la
violenza degli uomini, il silenzio di oltre mezzo secolo finalmente rotto dal
coraggio femminile.
Mary Lynn Bracht, per il suo esordio, sceglie di narrare una
storia dolorosa che vede due sorelle divise dagli orrori della seconda guerra
mondiale.
Una prosa elegante che, con la delicatezza che solo una
donna ha nel raccontare determinati tipi di argomenti, introduce la piaga
volutamente nascosta dalle autorità giapponesi delle Confort Women (donne di
conforto) e spiega il clima di totale soggezione cui versava la Corea nei
confronti del Giappone.
Un libro forte, che testimonia che le guerre hanno anche
questo tipo di vittime: bambine, ragazzine e giovani donne rapite dalle loro
case per essere deportate in altri continenti e soddisfare sessualmente i
soldati.
E chi sfuggiva alla deportazione viveva l’orrore del
ritrovarsi in casa i soldati e vedersi uccidere la famiglia ed essere accusati
di essere comunisti, in una moderna caccia alle streghe.
Un romanzo che fa rendere conto nitidamente di come il
popolo non impara mai dalla storia.
Tragedie che possono essere evitate, vengono invece ampliate
con crudeltà.
Figlie del Mare
racconta una storia che, ad eccezione dei luoghi e dell’epoca, è fin troppo
attuale.
Basti pensare al dominio del Giappone sulla Corea, ai quali
era stato proibito di parlare nella loro lingua madre, di leggere e cantare in
coreano.
Estirpare le radici di un popolo, considerandoli razza
inferiore, togliere loro i punti di riferimento con il terrore e le minacce di
essere uccisi.
Questo tipo di dominio era già avvenuto dal XV secolo fino alla
fine del XIX secolo in America, con il genocidio dei Nativi Americani, con gli
Ebrei (nello stesso periodo del romanzo) e continua ad avvenire, oggi, nei
luoghi dilaniati dalle guerre civili.
Ecco perché le testimonianze sono importanti, per quanto
romanzate esse siano.
Perché la verità dei fatti prescinde un happy or bad ending.
L’autrice, nelle sue NDA, scrive: “E’ nostro dovere informare le generazioni future sugli orribili crimini
che si commettono in guerra. Non dobbiamo nasconderli o fingere che non siano
mai accaduti. Per non ripetere gli errori del passato, dobbiamo ricordarli.”
E, prendendo in prestito le parole del Mahatma Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”,
impegniamoci tutti affinché i sacrifici delle varie popolazioni e le varie
generazioni non siano stati vani.
Recensione a cura di:
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Si ringrazia la CE Longanesi per l'invio dell'ebook
7 Comments
Sono curiosissima di leggere questa storia!! Sembra davvero interessante! Aggiunto alla Wishlist!
RispondiEliminaBellissimo articolo, secondo me è davvero interessante come libro, anche perché il contesto storico è quello che preferisco.
RispondiEliminaBellissimo articolo, nonostante non sia tra i miei generi preferiti.
RispondiEliminaMi piacerebbe moltissimo leggerlo ☺️
RispondiEliminaQuesto libro mi ha catturata
RispondiEliminaHai utilizzato delle belle parole
RispondiEliminaInteresting reading your blog
RispondiEliminaMi piace sapere cosa ne pensano i miei lettori <3
Vi aspetto nei commenti ;)