|RECENSIONE| Ferryman: amore eterno - Claire McFall
agosto 16, 2019FERRYMAN: AMORE ETERNO
di Claire McFall
Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta.
A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Ferryman. Amore eterno, primo volume di una commovente, epica e originale trilogia fantasy, è una moderna riscrittura del mito di Caronte: una storia d’amore che supera il limite della morte attraversando i confini dell’aldilà.
Dylan, quindicenne, per scappare all’ennesima manifestazione di bullismo nei suoi confronti, anticipa la sua uscita da scuola e si reca a prendere il treno precedente per non tardare all’appuntamento con quel padre che ha rintracciato e non vede l’ora di conoscere.
Tutto sembra fin troppo perfetto, finché non accade l’impensabile: il treno deraglia e Dylan, svegliatasi, riesce a fuggire dal vagone distrutto.
Riemerge dal luogo del disastro e scopre di essere arrivata in Scozia, in un luogo meraviglioso ricco di verde e colline, ed incontra un ragazzo, Tristan, della sua stessa età e che sembra essere l’unico superstite del disastro insieme a lei.
Ma la verità è dura da accettare: Dylan su quel treno è stata l’unica a morire e Tristan è il suo traghettatore verso l’aldilà.
Claire McFall scrive un retelling del mito di Caronte, dandogli la forma di uno young adult con tanto di instalove, che è molto apprezzabile per il target di riferimento: Tristan risulta carismatico e ombroso al punto giusto, Dylan è un personaggio forte e che sa lottare per quello in cui crede.
Nonostante il viaggio nella Terra Perduta sia pieno di insidie e pericoli e dal ben curato worldbuilding, il problema di fondo è che si nota che Ferryman è nato per essere un libro introduttivo e ciò si percepisce dalla mancanza di approfondimento proprio della storyline più interessante, ovvero l'amore che sboccia tra il traghettatore di anime e la ragazzina.
Magari sarebbe bastata una descrizione meno dettagliata di un paesaggio - dato che abbondano - e più un focus sul passato di Tristan, come ha vissuto questa entità millenaria che ha sempre accompagnato anime e come ha compreso di essersi innamorato di Dylan.
Stessa cosa per Dylan: scopre di essere morta a soli quindici anni ed accetta tutto nel tempo di qualche capitolo. Questa eccessiva velocità non giova sicuramente ad un libro che, di per sè, ha un concept brillante ed innovativo, ed è un peccato che non sia stato sviluppato appieno.
E' comunque una lettura scorrevole, molto interessante e che sicuramente non mancherà di stupire nei prossimi due libri che compongono la trilogia, di cui potrete leggere qualche pagina in anteprima allegata al primo volume.
Recensione a cura di:
Si ringrazia la Fazi Editore per l'invio del libro cartaceo
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Vi aspetto nei commenti ;)