|Parlando e...Sparlando| Il caso di Adele: dimagrisce, e i fan le dicono che stava meglio prima. Ma al popolo sovrano gliene andrà mai bene una?

maggio 07, 2020



Ho visto la foto di Adele, quella del suo 32esimo compleanno.
È magra, magra come nessuno poteva mai immaginare.
Magra, come il pensiero che mi ero fatta di me quando sono andata dalla dietologa.
Solo che poi niente, c'ho le ossa grosse e me le tengo.
Però, sì: c'è un però.

Sui social, il mondo intero ha scritto che "Mannaggia, Adele! Stavi benissimo anche prima, adesso sembri un'influencer qualunque!"




Adele Magra 2020 per i suoi 32 anni
Adele negli anni




Dando per scontato che fare l'influencer può essere percepito o meno come un lavoro (che comunque fa guadagnare bene, se sei la capostipite della stirpe) e che Adele sia libera di fare e sfare, col suo corpo, ciò che vuole, mi intristisce parecchio che una donna venga ancora giudicata per il proprio aspetto fisico.
Adele è un'artista di tutto rispetto, una cantautrice che ha saputo sfruttare le sue dolorose esperienze in campo amoroso in una fonte di guadagno.
È amica di Beyoncé, mica di Zia Pina che al karaoke canta sempre tutte le canzoni delle cantanti italiane, stonando e torcendo i timpani peggio delle campionesse in litanie urlate.
Eppure, oggi, non stiamo parlando dei suoi numerosi successi raggiunti in pochi anni e dei fantastici premi che ha ottenuto durante la sua carriera.
No, stiamo parlando del suo peso.


Se ci fermiamo un attimo a ragionare, magari i fantabilioni che ha ricavato dalle sue delusioni amorose sono proprio dovute al fatto che, i suoi ex, probabilmente le hanno detto che "se fosse stata più magra avrebbero potuto amarla".
O che lei era "bellissima, come una sirena in sovrappeso".
Magari è stata anche vittima di bullismo, chi lo sa.
Del resto, anche se non lo dice, non è detto che non lo sia stata.
E, di sicuro, quello che sta avvenendo oggi è da considerarsi una forma grave di cyberbullismo che mira ad indebolire l'autostima.


Quindi oggi, amici, leggendo questi commenti magnanimi e incredibilmente aperti mentalmente, mi viene da sollevare una piccola, minuscola polemica.



SE ADELE FOSSE STATA UNA RAGAZZA QUALUNQUE, LE AVRESTE DETTO CHE ERA MEGLIO PRIMA E COI KG IN PIÙ'?



Perché tutto si riduce a questo: lei è famosa, è riconoscibile, ha i miliardi. 
Allora può permettersi di essere e apparire come vuole.
Un po' come cantanti che, prima di essere notate per le loro doti canore, hanno prima dovuto recitare la parte dei pagliacci per anni.


Il problema è che non tutti hanno le spalle larghe e – ricordarlo non fa mai male – siamo tutti diversi di costituzione.
Se Adele è dimagrita tanto vuol dire che poteva farlo, ma non è detto che Cira o Beniamina possano riuscirci altrettanto. Allora, vittime dei media e dei canoni sbagliati, le due ragazze cominciano ad accusare sintomi di anoressia e bulimia, diventano autolesioniste, si fanno operare dal chirurgo plastico... diventando l'ombra e la parodia delle belle ragazze – seppur con una massa corporea abbondante – che erano prima.
Questo perché?
Perché a Pino e Ginevro piacciono le ragazze magre, lasciandosi sfuggire Cira e Beniamina, due ragazze che saranno anche "sirene in sovrappeso" ma hanno più palle dei ragazzi di cui sono innamorate.


Oggigiorno è difficile rimanere se stessi in un mondo che incoraggia il cambiamento – fisico e mentale – di chi non si uniforma alla massa.
È difficile, in tutta onestà, rimanere anche sani di mente – ma quello è un altro discorso ;)


Ma c’è una buona notizia: Cira e Beniamina possono davvero diventare quello che desiderano, possono trovare il lavoro dei sogni e possono dimagrire. Non c’è limite a ciò che possono realizzare.
Se poi un giorno, Pino e Ginevro, stupiti da tale cambiamento dovessero finalmente accorgersi di loro e chiedergli di uscire, le ragazze potrebbero friendzonarli e rispondere che "Sì, al peso ci si può rimediare, ma il cervello inesistente e materialista non può essere ricostruito da un chirurgo plastico".
E, con la rinnovata fiducia in loro stesse, saprebbero che possono aspirare a qualcuno di più intelligente del loro primo amore che, ci potete scommettere, le amerebbe anche se non fossero delle supermodelle. Perché nessuna donna è mai davvero brutta – prima lo imparate e meglio è.
Piuttosto ricordate che il volume è la base di tutto e che la zona più erogena per eccellenza è il cervello, quindi fate affluire un po' di sangue anche lì che ne trarrete solo benefici.


Sul serio: curate la coerenza.
Perché se per strada passa la Zia Pina che stona al karaoke ma non pesa 50kg, non deve sentirsi male sotto le occhiate di chi giudica; se passano Cira e Beniamina non devono sentirsi in colpa se hanno il metabolismo lento e non dimagriscono subito, non devono sentirsi dare dei consigli non richiesti sulle diete da respiriani
Non devono abbassare gli occhi quando si scontrano con un bel ragazzo dal fisico palestrato, perché il problema non è il loro, ma di chi giudica senza conoscere.


Già, scommetto che a nessuno è mai venuto in mente di chiedersi se “quella balena spiaggiata” o “quel mostro” che si è appena additato (magari aggiungendoci qualche risatina di scherno, ché tanto fa male solo a chi la riceve, mica a chi la fa) ha magari qualche problema grave di salute.
No, chissenfrega se ha una disfunzione tiroidea, se l’obesità è il sintomo (e non la causa) di qualche malattia che sta uccidendo lentamente quella persona.
Davvero, pensiamoci quando agiamo da vigliacchi, prendendocela con i più deboli: le parole uccidono, e non serve a niente dire “eh, ma stavo scherzando! Quanto sei suscettibile!”.
Nei paesi anglosassoni usano dire “in her/his shoes” che significa “indosso le sue scarpe” – l’equivalente del nostro “mettiti nei suoi panni”.
Pensiamo a che inferno ha passato la persona che ha subìto tali ingiurie e mettiamoci nei suoi panni e indossiamo le sue scarpe: a parti inverse avremmo resistito? Avremmo fatto diversamente o saremmo diventati quei mostri che abbiamo contribuito a creare con le offese?


Non ci vuole molto, per essere civili.
Siamo esseri umani, non perdiamo tempo con le amenità.
Non oggi, non ora, non con un virus che sta mettendo in ginocchio l’intera popolazione globale.
Abbiamo avuto molto tempo per pensare con questo lockdown, e fare un bilancio di molte cose.
Non sprechiamo l’opportunità che ci è stata donata con la vita privando altri della propria – perché lo sapete che i meno forti si suicidano, basta oscurare il sole con un dito! – e cominciamo a fare del bene partendo da questo:



PIÙ’ COERENZA, PIÙ’ RISPETTO E MENO GIUDIZI GRATUITI.




La prossima volta che vediamo una persona in sovrappeso pensiamo che potrebbe essere nostra sorella, nostra zia, nostra madre, nostra cugina…e riflettiamo su quanto ci possa indisporre sapere che qualcuno le ha insultate aggratis.


Spero per Adele che adesso sia realmente felice e che non abbia dovuto perdere drasticamente peso per colpa di qualche malattia. 
Non tutte le donne possono permettersi la libertà di ingrassare e dimagrire rimanendo nelle “grazie” del popolo di fan, ma ricordiamoci sempre che lei è, dietro l’allure da diva, una donna comune come Cira e Beniamina.
E che i commenti sul suo peso – che non va mai bene, oh! – e non sulle capacità canore la faranno scazzare tantissimo.


Be kind, it make you beautiful.





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2 Comments

  1. Penso che nelle vite altrui bisognerebbe sempre entrare (o approcciarvisi) in punta di piedi!

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    1. Anche io.
      Non sappiamo che vita fanno le persone, ed essere "famosi" non significa essere "felici"

      Elimina

Mi piace sapere cosa ne pensano i miei lettori <3

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