|REVIEW PARTY| Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne - Mackenzi Lee
ottobre 07, 2020
Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?
Capovolgendo Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini, troveremo Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne in cui la protagonista sarà la sorella minore di Monty, Felicity.
La ritroviamo un anno dopo rispetto alle vicende svoltesi nel primo volume, alle prese con le sue ambizioni personali: intraprendere gli studi di medicina. Solo che la strada per riuscirci è molto difficile: per pagarsi gli studi ha lavorato in una panetteria, ma è finita male perché il suo capo, Callum Doyle, le ha chiesto di sposarlo! A lei, che interessa solo diventare medico, il contrarre un matrimonio la repelle. Ma cosa fare, se per l’ennesima volta viene rifiutata dall'università perché è una donna? Felicity è disposta a tutto pur di coronare il suo sogno, così, quando scoprirà che la sua amica d’infanzia, Johanna, sta per sposare il luminare Alexander Platt e che proprio lui sta cercando assistenti, deciderà di intraprendere un viaggio fino in Germania. Ma non ha soldi, il che la porterà ad accettare l’aiuto della misteriosa Sim…
Se nel primo volume i punti cardine erano tutti vertenti le tematiche LGBT e l’inclusione sociale, oltre che la crescita interiore e la conseguente evoluzione di Monty, in questo secondo romanzo ci si concentra su altre tematiche forti e indubbiamente attuali: le ambizioni di una donna intelligente e determinata, che non ha bisogno di nessuno se non di se stessa per sentirsi realizzata. Sì, si parla di femminismo, del pregiudizio che (ancora oggi) permea la società dalle ristrette vedute e della lotta di tre donne – completamente diverse tra loro per pensiero e sogni – che lottano per ottenere ciò che meritano: il rispetto come esseri umani pensanti e non essere considerate soltanto dei graziosi suppellettili.
Mackenzi Lee nuovamente regala ore di svago unito a riflessione, e mostra quanto sia difficile ottenere il giusto riconoscimento per i meriti a prescindere dal sesso e quanto sia giusto, invece, lottare per ciò in cui si crede. Senza, naturalmente, dimenticare quanto sia meravigliosa l’amicizia – quella vera e non interessata, quella che aiuta a sopravvivere nei momenti più bui e sprona a fare l’impensabile, perché insieme ce la si fa.
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