|REVIEW PARTY| Murderbot. I diari della macchina assassina - Martha Wells

ottobre 04, 2020

 










Ogni aspetto dalla vita è dominato dalle grandi corporazioni, missioni interplanetarie comprese: è la compagnia, infatti, che le gestisce, rifornendole di tutto il necessario. "Tutto il necessario" comprende anche gli androidi di sorveglianza, che tutelano l'incolumità delle squadre d'esplorazione. Ma in una società in cui i contratti vengono aggiudicati al miglior offerente, la sicurezza non è esattamente in cima alla lista delle priorità. E così può capitare qualche imprevisto. Per esempio qualcosa di strano succede su un lontano pianeta, dove alcuni scienziati stanno conducendo rilievi sulla superficie, convinti che l'Unità di Sicurezza con componenti organiche fornita dalla compagnia vegli su di loro. Murderbot, però, è riuscita a hackerare il proprio modulo di controllo, e si è accorta di avere accesso ai file multimediali di tutti i canali di intrattenimento. E così preferisce di gran lunga passare il suo tempo tra film, musica, serie tv, libri, giochi, piuttosto che dedicarsi a quegli incarichi noiosi e ripetitivi che non lasciano spazio al suo libero arbitrio. Dotata di una sensibilità tutt'altro che meccanica, Murderbot inizia un avventuroso viaggio alla ricerca di sé che la porterà a scoprirsi assai diversa da quello che i suoi protocolli avrebbero previsto.



















Murderbot è una SecUnit, un robot composto di parti organiche e armi, specializzata nella sicurezza dei clienti che le sono stati affidati per evitare che essi muoiano per colpa di qualche alieno o che si ammazzino tra di loro. Veloce e letale, però si annoia: è riuscita ad hackerare il suo modulo di controllo, che l’ha resa senziente, e ha scoperto un database illimitato di musica, libri e serie tv, che preferisce di gran lunga al suo lavoro cruento. Ma, mentre si gode la visione dell’ennesima puntata di nascosto dietro la tuta da combattimento, vivrà quattro missioni che compongono il libro – i racconti Allarme rosso, Condizione artificiale, Protocollo ribelle e Strategia di uscita





Martha Wells riesce a far immedesimare nella protagonista – che non ha un genere, essendo una macchina; plauso all'autrice e al traduttore che hanno inserito lo schwa per eliminare alla radice il problema del genere neutro che manca nella lingua Italiana –, una macchina assassina che ha moltissimi punti in comune con un’adolescente, talmente tanto che ci si dimentica che non lo è. Le sue interazioni sono divertenti, in quanto il personaggio cresce… ma a modo suo e col suo carattere da macchina libera dai condizionamenti degli ordini umani che, in prima persona, racconta le sue esperienze.
La trama particolare riesce a convincere, merito anche dell’introspezione e della semplicità dello sci-fi che è fruibile anche dai neofiti, senza dimenticare i temi centrali dell’intera narrazione: la sessualità non binaria, il rapporto uomo-macchina e la ricerca e la consapevolezza di sé. 




Murderbot
, in definitiva, è una raccolta di racconti con sfumature thriller che appassiona, scorrevole e divertente, che non mancherà di far emozionare e riflettere. E, si spera, che l’arrivederci sia temporaneo: Murderbot non ha terminato le sue avventure, che aspettano solo di essere tradotte 😉








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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