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|REVIEW PARTY| La prima legge: Non prima che siano impiccati - Joe Abercrombie
novembre 28, 2019Logen Novedita è un guerriero in fuga dal Nord di cui è stato il campione idolatrato tanto dai nemici che lo vorrebbero morto come dagli amici che farebbero meglio a crederlo tale. Perché dentro di lui si annida il Sanguinario, un'ombra per cui orrore, fuoco e morte sono un banchetto al quale invitare tutto e tutti. Glokta l'Inquisitore trascina il proprio corpo torturato nei palazzi del potere, investigando su una cospirazione in grado di ribaltare l'ordine costituito. Il giovane Jezal dan Luthar, che forse si accontenterebbe della propria bellezza, sfacciataggine e abilità nella scherma, scoprirà che qualcuno nutre grandi e pericolosi progetti per lui. Il Maggiore West deve lottare contro la propria sorella, l'idiozia delle gerarchie militari, e la costante feroce emicrania. Nelle vene della misteriosa e intrattabile Ferro Maljinn scorre sangue di demone, e una sete di vendetta che minaccia di travolgere un Impero. I loro cammini sono destinati a incrociarsi nella guerra che chiude le sue fauci sull'Unione da Nord a Sud, mentre alle ombre del passato e ai sortilegi si sommano le nuove, devastanti forze dell'oro e della tecnologia. Con questo affresco, ricco di pathos e umorismo nero, che comprende rovine ciclopiche e bettole, schermaglie politiche e duelli brutali in un cerchio di scudi, mercenari e prostitute, regine e banchieri, Joe Abercrombie ha portato il fantasy verso nuovi confini, capaci di fondere J.R.R. Tolkien e i noir americani, il realismo di G.R.R. Martin e l'ironia citazionista di Tarantino.
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Dopo essere rimasti affascinati da Il richiamo delle spade e dalle vicende che si svolgono nel Mondo Circolare, Joe Abercrombie continua a stupire il lettore con il secondo volume della trilogia della Prima Legge, Non prima che siano impiccati.
Il timore, spesso fondato, che si cela dietro un secondo volume è che questo non sia all'altezza del primo e, di conseguenza, il terzo sarebbe solo per "salvare il salvabile" e chiudere i punti in sospeso.
Ebbene, con Abercrombie questi problemi non ci sono: Non prima che siano impiccati è un degno sequel, pieno di azione e rivelazioni, talmente tanto da non dare un attimo di tregua - complice la penna scorrevole del giovane nuovo esponente della Grimdark Fantasy ed una trama ad incastro ben congegnata in cui alcuni interrogativi irrisolti dal precededente volume vengono risolti ed altri...rimandati al prossimo e conclusivo tomo della trilogia.
Il romanzo riprende esattamente da dove si era concluso, e l'evoluzione dei personaggi - ognuno protagonista con un suo POV - e l'ampliamento del worldbuilding sono notevoli: tutti combattono la loro guerra personale contro i propri scheletri nell'armadio e una guerra più ampia insieme agli altri, ognuno col proprio carattere e le proprie scelte - giuste o sbagliate che siano - e che li rende profondamente umani e ben caratterizzati e dove bene e male sono delimitati da una linea tanto sottile da confondersi.
Non prima che siano impiccati è, dunque, un volume adrenalinico pieno di cinismo e realtà, dalle atmosfere soffocanti e scure e di cui è impossibile non apprezzarne ogni sfaccettatura.
Sicuramente Abercrombie continuerà a stupirci nell'ultimo volume, l'ultima ragione dei re, dato che, come un "certo" George R.R. Martin - a cui è stato più volte accostato - non ha paura di far fuori personaggi importanti.
E noi aspettiamo solo di scoprire cosa spetterà ai nostri feels.
Recensione a cura di:
Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale